Uso improprio di software AI: accuse a un legale
Ma il giudice non è stato in grado di identificare i casi contenuti nell’elenco e, chiedendo conto all’avvocato, ha ottenuto dallo stesso una risposta eloquente ma parimenti disarmante. Il legale infatti ha candidamente ammesso di aver preparato l’elenco con l’utilizzo del software legaleLeap che è arricchito da un elemento di intelligenza artificiale. Si è quindi scusato con la corte per non aver verificato che i casi prospettati dal software non fossero reali e ha dichiarato che farà tesoro della vicenda assicurando che non ci saranno casi simili. Nel condannare l’avvocato al pagamento delle spese legali per l’udienza sospesa a causa della vicenda, il giudice ha osservato che, pur se il tribunale della famiglia non ha ancora emanato linee guida sull’uso dell’AI, le linee guida della Corte suprema di Victoria e della Corte di contea di Victoria affermano che i professionisti che utilizzano gli strumenti di IA devono conoscere il loro funzionamento e i loro limiti. Stessa opinione per un portavoce di Leap, che aThe Guardianha dichiarato che la verifica del lavoro rappresenta una parte fondamentale degli obblighi etici di un avvocato. In aggiunta, ha precisato che Leap fornisce un processo di verifica gratuito in cui un avvocato umano, con esperienza locale, esamina i risultati del software per garantirne l’accuratezza. Secondo il portavoce, anche per questo caso sarebbe stato effettuato il processo di verifica, ma, per ragioni tuttora ignote, i documenti non sarebbero stati utilizzati dall’avvocato.