L’AI aiuta a generare idee innovative
L’Intelligenza Artificiale generativa viene utilizzata sempre di più come supporto alla generazione di idee innovative. E’ quanto emerge da un nuovo studio condotto dai ricercatori della King’s Business Schoole di Wazoku, secondo cui quasi il 46% del campione intervistato – comprensivo di professionisti di diverse aree, tra cui scienziati, farmacisti, ingegneri, dottorandi, amministratori delegati, start-up e dirigenti d’azienda – nell’ultimo anno ha già utilizzato i software di AI generativa (GenAI) per lavorare su idee innovative. Ma c’è di più. Il 22% degli intervistati ha dichiarato di aver utilizzato strumenti GenAI o LLM come ChatGPTe Claude per almeno la metà delle idee presentate, mentre l’8% ha utilizzato queste tecnologie per ogni singola presentazione. Tra coloro che utilizzano GenAI, il 47% lo sfrutta specificamente per la generazione di idee.
Oguz A. Acar, professore di marketing e innovazione presso la King’s Business School, considera lo studio come un primo passo fondamentale per comprendere il potenziale e i limiti dell’IA nell’affrontare le sfide complesse dell’innovazione. “Tutti cercano di capire cosa l’IA può o non può fare e questo sondaggio è un passo avanti per capirlo”, ha dichiarato il professor Acar. “Rivela che alcuni membri della folla considerano l’IA come un prezioso alleato, utilizzandola per fare ricerca, creare e comunicare in modo più efficace”. Sebbene non sia una sorpresa che le persone aperte all’innovazione siano curiose di conoscere nuovi strumenti, il sondaggio mostra anche opinioni contrastanti. La maggior parte delle persone non ha ancora utilizzato gli strumenti GenAI, evidenziando che stiamo solo iniziando a scoprire il potenziale dell’IA nella risoluzione di problemi innovativi.
Nel commentare i risultati, Simon Hill, CEO di Wazoku, ha dichiarato: “C’è un’incredibile quantità di hype per la GenAI, ma accanto a questo c’è un’enorme curiosità. Immergersi in qualcosa ed essere curiosi è il sogno di ogni innovatore, quindi il potenziale di GenAI è enorme”. Tuttavia, Hill ha anche invitato a essere più prudenti: “Una nota di cautela, però: è meglio usarla per generare interesse, non soluzioni. L’ingegno e la creatività umana sono ancora i migliori, anche se l’uso della GenAI può indubbiamente rendere questo processo più efficace”. Wazoku collabora con una serie di clienti, tra cui Sanofi, A2A, Bill & Melinda Gates Foundation e numerose aziende globali, dipartimenti governativi e organizzazioni no-profit, per la raccolta di idee e innovazioni.